Quando si torna da una gita in outdoor, spesso ci si ritrova impolverati e sudati e la soluzione migliore è sicuramente quella di gettarsi immediatamente sotto la doccia.
Questo vale anche per la MTB, che lungo il percorso avrà sicuramente raccolto una quantità di sporcizia più o meno grande a seconda dell’attività che abbiamo seguito.
Per questo motivo è necessario adottare una routine settimanale di pulizia che possa mantenere reattivo ed efficiente il proprio mezzo, utilizzando i prodotti giusti e curando con precisione anche le componenti più minute. Vediamo tutto quello da non trascurare per una bicicletta sempre al top.
I prodotti da utilizzare per la pulizia del disco
Per prima cosa è necessario sapere come mantenere il disco in ottima forma, in quanto si tratta di un pezzo vitale che permette di arrestare le ruote in pochi secondi.
Sempre per questo motivo è uno dei più vulnerabili all’usura e allo sporco, e questo non viene eliminato correttamente potrebbe portare a malfunzionamenti che mettono a rischio la nostra salute.
Per fare una buona pulizia del disco si può utilizzare un detergente leggero pensato apposta per i pezzi della MTB per poi dare una passata con acqua tiepida ben limpida; nei casi disperati è possibile utilizzate dell’alcool denaturato al posto dei prodotti da bici, sempre ricordando di effettuare un buon risciacquo lasciando agire per qualche minuto.
Inoltre, dopo aver pulito il disco non dimenticate di fare un giro premendo leggermente sul freno per farlo stabilizzare.
La catena: come utilizzare olio e lubrificante
Un altro pezzo importantissimo della nostra bicicletta è la catena, anch’essa soggetta allo sporco della strada vista la sua posizione ribassata. In questo caso si possono utilizzare alcuni prodotti lubrificanti a base ceramica che, una volta applicati, non solo la manterrano ben scorrevole, ma potranno formare delle pellicole impermeabili contro schizzi e sporcizia varia.
Per una detersione completa potete utilizzare un prodotto apposito (a patto che non sia troppo aggressivo) per poi iniettare dell’olio fra le maglie, che potrà ridare la giusta flessibilità al metallo. Assicuratevi di fare qualche pedalata perché ogni prodotto penetri nella maniera giusta fino all’ultimo interstizio.
Come pulire correttamente gli steli della forcella
La forcella della MTB deve sopportare una grande quantità di sforzo in quanto la sua funzione è quella di contrastare gli urti che, nell’outdoor, possono ripetersi frequentemente a causa di sassi, salti e asperità della strada.
Lo sporco che si accumula lungo gli steli di questo pezzo può intralciare il corretto funzionamento del pezzo e va per questo eliminato il più presto possibile, soprattutto nel caso di fango o particolato.
Per far ciò è sufficiente utilizzare un panno leggermente umido, utilizzando un detergente come quelli pensati per pulire il telaio (meno aggressivo, quindi, dei normali sgrassatori per i meccanismi) senza dimenticarsi di strofinare anche i parapolvere, piccole ma vitali barriere contro l’entrata di particelle estranee nella forcella.
Successivamente si può utilizzare un olio apposito che va spalmato sul pezzo aiutandosi semplicemente con le dita e assicurandosi di rimuovere ogni eccesso: grazie a questo gesto potremo contrastare l’accumulo di sporco sul pezzo, a patto di utilizzare prodotti di qualità a base di teflon.
Altre operazioni da effettuare con regolarità
Al di là della pulizia, il miglior modo per mantenere sempre in salute la propria MTB è compiere qualche check-up ogni volta che si è tornati da una gita, soprattutto se si è affrontato un percorso particolarmente accidentato.
Una cosa da non trascurare mai è il controllo delle ruote, che con il peso e i salti subiscono continuamente danni che, alla lunga, le rendono meno sicure e costringono a fare più fatica.
Per questo motivo non dimenticatevi di verificare che non siano presenti raggi storti o deformati e verificare che i copertoni non siano eccessivamente usurati, con i tasselli troppo “smussati” o addirittura mancanti.
Fondamentale anche il controllo della pressione, che viene di solito mantenuto fra i 1.5 bar sui terreni accidentati e 2 bar su strada (spesso si tratta di valori soggettivi).
Un altro aspetto non sempre considerato da chi ama le avventure in MTB è l’effetto che le vibrazioni possono avere sulle componenti minute della bici come le viti, che andranno serrate di tanto in tanto: anche se non ce ne accorgiamo, infatti, ogni scossone le rende meno salde con conseguenze negative su tutto il mezzo.
Come ultimo suggerimento per mantenere sempre al meglio il proprio modello non possiamo che consigliare di portarla da un negozio specializzato almeno una volta all’anno, soprattutto se si sono macinati molti chilometri o quando la bicicletta ha subito un grave danno, senza aspettare che questo si “aggiusti” da solo: grazie alle giuste cure la nostra fedele MTB potrà offrire il meglio di sé ancora per molti anni a venire.